Tra le varie chicche presenti su Netflix non si può non citare una pietra miliare del cinema in tecnica mista (animazione+live action), un film che ha segnato una generazione e che ha fatto amare Michael Jordan anche a chi di basket ci capisce quanto Lapo Elkann.

“Tira lui!”
Signore e signori, ecco a voi Space Jam!

Basterebbe oggettivamente la scena iniziale a rendere immortale la pellicola: il piccolo Michael che sulle note di I Believe I can Fly non sbaglia un canestro sotto gli occhi emozionati del padre. Ed è subito un colpo al cuore.

“Niente male. Fanne un altro”
Ma Space Jam è un sacco di più: è in parte la storia di MJ (il primo “ritiro” e la carriera nel mondo del baseball), è la scoperta del lunatico mondo dei Looney Tunes ed è soprattutto una delle partite di basket più tamarre e ignoranti mai viste.

“Fresco al limone!”
Per affrontare i Monstar ci vuole un quintetto base da leggenda (da leggere con la mano sul cuore come con l’inno):
- Il fenomenale del contenente australe: il Diavolo della Tazmania
- La rubacuori della lunetta: Lola Bunny
- Lo starnazzatore dal tiro implacabile: Duffy Duck
- L’estro fatto pallacanestro: Bugs Bunny
- Sua Altezza aerea: Michael Jordan!

Il primo tempo è una tragedia. I Monstar fanno valere il fisico e schiacciano letteralmente gli avversari (l’utilità dell’arbitro?). Solo Jordan ci tiene vivi.

All’intervallo la svolta: con la Michael’s Secret Stuff si può tornare a sognare. La squadra rientra in campo e mette in ginocchio gli avversari fino a quando l’effetto della “pozione” non finisce.

“Non chiamarmi bambola”
E’ allora la panchina a fare la differenza grazie al sacrificio del paffuto Stan Podolak e all’ingresso a sorpresa del mito Bill Murray.

“Mai fidarsi di un terrestre, ragazzi!”
A due secondi dalla fine schiacciata irreale di MJ e Monstar muti.

Che altro aggiungere?
Beh, tra i doppiatori impossibile non citare il mitico Sandro Ciotti alla telecronaca, Simona Ventura/Lola Bunny e un Bisteccone Galeazzi in forma smagliante come villain.
E che i 5 cestisti del 1996 ai quali viene sottratto il talento sono: Charles Barkley, Shawn Bradley, Patrick Ewing, Larry Johnson e Muggsy Bogues.
Ancora oggi gli 88 minuti del film volano via che è una meraviglia.
In attesa di Space Jam 2 continuiamo a goderci questo capolavoro!
Francesco Pierucci
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