Dal folgorante esordio con Io sono un autarchico all’ultimo, straziante, autobiografico Mia Madre, in cui elabora il fresco lutto familiare di una figura sempre presente (direttamente come in Aprile) o indirettamente (Palombella Rossa, Caro Diario) nella sua filmografia, Nanni Moretti, più volente che nolente, ha portato una ventata di freschezza e ribellione a un cinema italiano in netta difficoltà nel sostituire i grandi autori dell’epoca passata (che continuano comunque a sfornare film di alto livello) e trovare nuovi modi di raccontare, filmare. Tra i più grandi registi attuali, adorato da Kieslowski che lo pretese nel suo Film Rosso (parte rifiutata per un presunto tumore, vedi Caro Diario), ha realizzato film indimenticabili e imprescindibili per chi pretende di poter parlare, anche con amici al bar, di cinema. Questi sono i tre preferiti dal Disoccupato Illustre.